“Apparire ed essere”, gli abiti e le creazioni di Giunò al Convitto Nazionale “Giovanni Falcone” di Palermo

Sono donne che combattono e che affrontano la vita con coraggio, capaci di accogliere i cambiamenti e le sfide, raccontando se stesse tra forza ed eleganza e con lo sguardo rivolto al futuro.

Sono le donne che la stilista palermitana Giuseppina Notarianni, in arte Giunò, ama vestire interpretando la loro bellezza, all’insegna di un rapporto che si fonda prioritariamente sulla complicità, l’empatia e la sintonia.

Proprio Giunò, grande amica delle donne, capace di valorizzarle ed esaltare la loro unicità, sarà tra i protagonisti di un evento che si terrà a Palermo nel pomeriggio di venerdì 8 marzo al Convitto Nazionale di Stato “Giovanni Falcone”, in piazza Sett’Angeli 3, nel cuore del centro storico.

Apparire ed essere”, questo il titolo dell’iniziativa che prenderà il via alle 16:30 con ingresso gratuito, è un omaggio alla donna nel giorno che la celebra in tutto il mondo.

E’ un’occasione per accendere i riflettori sulle conquiste già ottenute e i traguardi ancora da raggiungere.  

Sono tematiche che oscillano tra la leggerezza e l’impegno sociale e che Giunò declinerà attraverso la sensibilità che la contraddistingue e la creatività che dà vita ai suoi abiti ispirati ai kimono, ai suoi accessori di fulgida bellezza e ai capi preziosi che raccontano una manualità inarrivabile.

“La mia attività – spiega la stilista, che per quarant’anni si è dedicata all’insegnamento – nasce dall’amore e dall’attenzione per la moda e le sue evoluzioni”.

“La passione e la conoscenza dei tessuti pregiati – aggiunge – congiuntamente alla manualità naturale per il cucito dilettantistico, mi hanno condotto alla realizzazione di abiti unici in termini di peculiarità e definizione”.

Abiti che saranno presentati al pubblico proprio l’8 marzo al Convitto alla presenza della stilista, coadiuvata dal social media specialist Rosario Sicari, elemento di punta del team di Giunò.

Il progetto grafico della locandina relativa all’evento al Convitto Nazionale porta la firma di Roberta Tuvè.