Fino al 23 luglio, Rosaliae Triumphum di Mauro Pecoraro

Sfidando il caldo torrido di queste giornate di inizio luglio, stamani ho visitato “Rosaliae Triumphum”, mostra personale di ecopopart di Mauro Pecoraro, ospitata e prorogata fino al 23 luglio 2022, dalla sede UCAI (Unione Cattolica artisti Italiani) della Cripta della Chiesa di San Giorgio dei Genovesi, a pochi metri da piazza XIII Vittime, a Palermo.

Dettaglio della Cupola della Cattedrale di Palermo

La mostra riunisce circa 30 opere polimateriche incentrate, come evoca il titolo dell’esposizione, sul Trionfo di Santa Rosalia e sui monumenti e i palazzi attraversati dal corteo del Festino: da Porta Nuova, incontrando la Cattedrale e i numerosi palazzi nobiliari che impreziosiscono il percorso, passando per i Quattro Canti, fino ad arrivare a Porta Felice. Il percorso espositivo è un percorso volutamente a ritroso, nel senso che la freschissima sala della Cripta che accoglie il visitatore si apre con Porta Felice e, guidato dalla copia del Carro della Santuzza realizzato nel 2018, risale fino a Porta Nuova: è un percorso fortemente simbolico e molto spirituale, è un discendere la cripta per ritrovare sé stessi, per fermarsi un attimo e riappropriarsi dei monumenti di Palermo realizzati con materiali di riciclo tra i più svariati, in nome dell’ecosostenibilità, del rispetto per l’ambiente,  ma anche della fede e della spiritualità e tradizione.

Porta Felice, dettaglio

Ogni opera polimaterica è realizzata in scala su coppi o su supporti appositamente creati da Mauro Pecoraro ed è contraddistinta da una cura quasi viscerale del particolare e del dettaglio: dalle ringhiere alle piante rampicanti sulle facciate, dai cestini della spazzatura – realizzati coi cappucci degli spazzolini da denti! – dai cartelli stradali ai decori della facciata della Cattedrale. Ogni opera va minuziosamente ammirata e letteralmente scoperta perché ogni dettaglio ora è un tappo, ora una cuffietta, ora una retina dei sacchetti delle patate che normalmente gettiamo via ma che il palermitano Mauro Pecoraro, un unicum nel panorama artistico contemporaneo, riutilizza, fa risuscitare, proprio come rigenerativo e ritemprante è visitare il suo Rosaliae Triumphum.

Dettaglio

Come l’ho definito conversando con Pecoraro che, insieme con l’event manager Daniela Martino, mi ha guidato nella visita iniziatica alla sua arte e alla sua smisurata creatività, osservare, ad esempio, la Cattedrale di Palermo che, a fine mostra, sarà donata al Centro Padre Nostro di Palermo, osservare ogni sua opera polimaterica è come inoltrarsi in tanti mondi coesistenti perché dentro ogni statuina, ogni finestra o la cupola – realizzata modellando artisticamente un pallone da calcio! – c’è una storia, c’è un racconto, un aneddoto, una o più persone che hanno accompagnato per anni  la ricerca dei materiali e la loro messa in posa fino allo splendido risultato finale.

Mauro Pecoraro e la sua “scatola degli attrezi”

Visitare questa mostra insegna anche che tutto può avere una seconda vita, che qualsiasi oggetto apparente inutile può avere un suo posto nel mondo e, come scrive Mauro Pecoraro, “Nulla si distrugge, tutto si trasforma, anche noi ci trasformiamo se vogliamo, per un mondo migliore” e più vivibile.

La mostra sarà visitabile fino al 30 luglio 2022 a ingresso libero e vi ricordo che il 6 luglio, alle ore 18, lo scrittore e autore Santi Gnoffo è stato presente alla Cripta della Chiesa di San Giorgio dei Genovesi raccontando la storia, le tradizioni e il folclore del Festino di Santa Rosalia.

I giorni in cui la mostra sarà fruibile al pubblico fino al 30 luglio prossimo sono:

Martedì 12 luglio ore 9,30/12,30

Sabato 16 Luglio ore 16,30/19,00

Martedì 19 luglio ore 9,30/12,30

Sabato 23 luglio ore 16,30/19,30.

Per maggiori informazioni, visitate l’evento Facebook di Rosaliae Triumphum e, subito dopo, correte a visitare la mostra della quale ho inserito solo pochi dettagli in modo che la curiosità vinca e andiate alla Cripta di San Giorgio dei Genovesi quanto prima!