Sos Boschi, mostra collettiva alla Real Casina di Caccia di Ficuzza

Alessandro Bronzini

Sarà visitabile fino al 30 settembre 2022,  alla Real Casina Borbonica di Caccia di Ficuzza (PA), “SOS TERRA. Se bruciamo il bosco… bruciamo il futuro”, mostra collettiva di pittura che è un invito forte alla sensibilizzazione verso il problema degli incendi nei boschi che distruggono ogni anno, soprattutto d’estate,  ettari ed ettari di vegetazione.

Ideata e voluta da Francesco Scorsone (presidente dell’Associazione Studio 71 di Palermo) e da Vincenzo Viscardi (Presidente dell’Istituzione Francesco Carbone) l’esposizione si compone delle opere di trentasei artisti: Antonella Affronti, Enzo Angiuoni, Vittorio Ballato, Anna Balsamo, Gaetano Barbarotto, Liana Barbato, Giuseppe Bellomo, Alessandro Bronzini, Rosario Calì, Sebastiano Caracozzo, Aurelio Caruso, Elio Corrao, Ivana Di Pisa, Giacomo Failla, Giuseppe Gargano, Luigi Gatto, Erminia Guarino, Raffaele Iannone, Alba La Mantia, Rodolfo La torre, Maria Pia Lo Verso, Rosalia Marchiafava, Enrico Meo, Carlo Monastra, Franco Mulas, Lorenza Parrotta, Dino Vincenzo Patroni, Massimo Piazza, Salvatore Provino, Giorgio Puleo, Patrizia Santoro, Gery Scalzo, Gianni Maria Tessari, Enzo Migneco (TOGO), Giuseppe Tuccio, Tiziana Viola Massa.

La mostra, ricollegandosi idealmente alla precedente esposizione relativa agli inquinamenti (svoltasi proprio a Ficuzza nel 2021 ed organizzata sempre dalla galleria Studio 71), pone sotto la lente di ingrandimento un altro spinoso problema che, soprattutto d’estate, riguarda l’ambiente e colpisce i nostri boschi: gli incendi.

L’albero secolare dentro la bolla, Tiziana Viola-Massa

La mostra “S.O.S TERRA – Se bruciamo il bosco bruciamo il futuro” vuole essere, quindi, un breve focus pittorico sugli incendi che ogni anno devastano intere aree del nostro pianeta. Quelli “analizzati”, però, non sono soltanto gli incendi estivi, a noi tanto familiari, poiché l’esposizione tende a “narrare” un fenomeno, purtroppo, molto più vasto e complesso che va dal piromane isolato (e spesso attrezzato) agli interessi criminali e speculativi che a volte ritroviamo dietro quella che sembrerebbe solo una “fatalità” dovuta a cause naturali e indipendenti dalla volontà umana (autocombustione). Consci che più incendi significano meno alberi, meno biodiversità (animale e vegetale), meno ossigeno, più rischio di frane, meno vita per noi stessi etc. l’esposizione, quindi, arriva come una richiesta d’aiuto, un atto dovuto al Pianeta sul quale viviamo e che stiamo inesorabilmente distruggendo.

Alba Rita La Mantia, Che fare

Testi in catalogo di: Paola Caruso, Aldo Gerbino, Sandra Vita Guddo, Tommaso Romano, Francesco Marcello Scorsone, Vinny Scorsone e Ciro Spataro.

La mostra, patrocinata dalla Regione Siciliana, sarà visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 19, fino al 30 settembre 2022.