Rapsodie, collettiva (da me curata) al Centro d’Arte Raffaello di Palermo

Il Centro d’arte Raffaello, diretto da Sabrina Di Gesaro, organizza una mostra collettiva, a cura di Margherita Musso (o Marga Rina che sarei io!), dal titolo “RAPSODIE | composizione di luce e colore ” che riunirà opere uniche tra pittura e scultura di artisti contemporanei che, come in una composizione musicale dal ritmo vario, esibiranno i loro virtuosismi, acrobazie di tinta e contrasti di luce. L’esposizione avrà inizio sabato 27 febbraio ore 18:00 negli spazi di via Notarbartolo 9/e a Palermo.

Ecco il mio testo della mostra:

“Parlando della sua composizione musicale più celebre, George Gershwin  definì  Rhapsody in Blue come «una sorta di multicroma fantasia, un caleidoscopio musicale dell’America, col nostro miscuglio di razze, il nostro incomparabile brio nazionale, i nostri blues, la nostra pazzia metropolitana». Ed è questa definizione così visiva e pittorica che, metaforicamente,  sembra paragonare le note musicali alla tavolozza di un artista, e i virtuosismi di questo celebre brano ai funambolismi di pennello degli artisti di questa collettiva ad avere ispirato il suo titolo.

Anche ripensando agli incredibili funambolismi di mani e dita, che pure Frank Liszt costringeva a compiere ai pianisti acrobati mentre suonavano le sue famose Rapsodie (su tutte la Rapsodia Spagnola!), è nata l’idea di questa esposizione che riunisce artisti di varia formazione che, insieme, sono parte di queste rapsodie ora pittoriche, ora fotografiche, ora scultoree, accomunate tutte da un insieme di spunti melodici che alternano pacate melodie a slanci vitali e cambi di ritmo improvvisati e improvvisi.

Osservando con attenzione le loro creazioni, nelle quali speciali note di colore dialogano con multiformi ottave di luci a contrastarle qua e là, ho immaginato questa mostra collettiva come tante rapsodie cromatiche dove ogni singolo artista è ῥαψῳδός – e qui i personaggi mitici evocati da Alberto Criscione hanno molto da insegnare – perché cuce e sovrappone tra loro note che sono strati di colore come per Pierdonato Taccogna o Roberto Fontana, strati di colore e materia per Marco Favata, o virtuosamente le doma asservendola al suo volere come Giorgio Puleo o Matteo Must; ma ogni artista è rapsodia perché a contraddistinguere ogni opera è la multicroma fantasia, a tratti tenue, a tratti slancio vitale carico di energia, che costringe  il corpo umano alle pose che sfidano la gravità delle argille di Alessandro Costagliola o alle intense espressioni facciali di Dalila Belato.

Ogni artista è un rapsodo pianista che, con le sue mani tornite da scultore o con le dita affusolate come pennelli, gioca instancabilmente coi tasti bianchi e i tasti neri perché la creatività è impeto, è movimento come quello spesso evocato dalle figure di Luq o dai contrasti di luce e ombra di Marco Bennici.

E ogni stile e ogni tecnica si conferma rapsodia perché ogni creazione è varia come varie sono le emozioni della vita, quelle che sente l’esigenza, come fosse una chiamata, di estrinsecare sulla tela o sull’argilla: mi riferisco, in particolare, alle tele emozionali di Claudio Cangialosi e, ancora una volta, a quello che, in altre sedi, ho rinominato l’uomo delle stelle  – Piedonato Taccogna –  che dipinge per una smania creativa che è una vera  e propria necessità vitale.”

La mostra sarà visitabile fino al 3 aprile 2021, da lunedì a sabato, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 19:30. Domenica, lunedì mattina e festivi chiusi. L’inaugurazione non prevederà una serata evento nel rispetto delle normative di sicurezza sanitarie vigenti che vietano ogni sorta di assembramento ed evento ma, grazie all’ausilio della dimensione digitale e web, sarà possibile visitare la mostra sulla nuova piattaforma raffaellogalleria.com. nella sezione dedicata alla mostra in corso.