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Sarà visitabile fino al 13 marzo 2015, nelle ampie sale espositive di Palazzo Ziino, a Palermo, “Ventodarte”, mostra personale del siciliano d’adozione Kino Mistral.
Dopo il successo ottenuto alla Galleria Senato di Milano, città d’origine dell’artista, “Ventodarte” raggiunge Palermo e si presenta come un volo sospinti dal vento e dal fragoroso vociare di bimbi impazziti, su alcune delle opere che meglio rappresentano la storia artistica di Kino Mistral, con le sue tematiche più ricorrenti e i suoi omaggi ai grandi dell’Arte.
Percorrendo le sale espositive, si resta come avvolti e conturbati da atmosfere ora magiche, ora orientaleggianti o classicheggianti, ora visionarie ed oniriche.
Al di là della varietà chiassosa – che spiegherò a breve – e dei soggetti raffigurati, a trionfare su tutto sono i tre colori più ricorrenti: il blu elettrico e il rosso della passione, innanzitutto ma anche il giallo ocra del deserto o delle albe vissute con intensità.
I soggetti raffigurati, con il peculiarissimo stile di Mistral, sono i più vari: animali esotici o resi esoticheggianti, farfalle e libellule ipnotiche, figure di donne nelle pose più varie ma, soprattutto, lascive ma anche innocenti occhi di bambini che guardano incuriositi e, allo stesso tempo, persi il visitatore.
Grande, poi, è il tributo ad altri artisti riveduti e ridipinti con personalissimo tratto di Kino Mistral: emergono in particolare due opere, “Venezia” e “Al Museo”, pitture tridimensionali che sono un tributo a Patrick Hughes, famoso per la sua reverspective, o prospettiva inversa che conquista il visitatore per il suo divenire quadro dinamico; colpisce anche, per il legame coi felini che Panormitania ha sempre coltivato, il quadro-tributo a Braldt Braldts, artista che ama ritrarre gatti in ogni posa.
E veniamo alla polemica! La visita alla mostra è, infatti, stata turbata da almeno 2 elementi che la vostra Marga Rina vuole elencare con crudezza e con spirito di rivalsa:
1) tutto il percorso espositivo è stato disturbato da una nidiata di bambini che correvano e urlavano scompostamente tra le sale espositive, mentre i genitori semplicemente li ignoravano. Non vorrei essere stata nei panni dell’artista in quei momenti dato che avrebbero – e magari è successo! – potuto urtare un’opera e mandarla in terra o persino danneggiarla, vi pare?
2) se non ci fossero stati i bambini ad animare il parco giochi di Palazzo Ziino, il visitatore, come al solito, avrebbe visto la mostra senza ausilio o supporto alcuno…persino dei pannelli esplicativi – uno solo! – e delle targhette, ossia pezzetti di carta stampati malamente e incollati ai muri.
A voi le conclusioni!
Titolo: Ventodarte.
Dove: Palazzo Ziino
Via Dante 53, Palermo
Fino al 13 marzo 2015
Orari: mar.-dom. 9,30-18,30
Ingresso gratuito….con bambini accompagnati per favore!