“ZUCCHERO&CATRAME” di Momò Calascibetta in mostra a Vittoria (RG)

In occasione  della X edizione del “Vittoria Jazz Festival” (sotto la  direzione artistica dell’enfant prodige del jazz nostrano, Francesco Cafiso), nella splendida cornice dello Spazio Gucciardello di Vittoria (via Carlo Alberto 47), sarà inaugurata alle ore 19 del 16 giugno 2017, ZUCCHERO & CATRAME”,  mostra personale di Momò Calascibetta,  a cura di Luciano D’ Amico.

Tale esposizione riunisce una selezione di quaranta opere storiche tra dipinti, disegni e sculture, coi quali Momò Calascibetta illustra i temi e i linguaggi a lui più cari, perché artista da sempre attento alla ricerca psicologica che sveli l’inconscio, le pulsioni e i sentimenti dell’animo umano. Oggetto della sua attenzione per un relativo periodo storico è stata quella fetta di creature umane più indifese, più deboli e innocenti. In mostra infatti il ciclo di lavori inediti  de “i bambini sulle strade del mondo” (anni 2004/2006) che, perdendo il riferimento familiare come modello da imitare, riflettono senza mediazione le perversioni dell’attuale sistema della società moderna: è un semplice atto d’accusa contro l’homo economicus, rivelatosi produttore di follia, esclusione, miseria, fame e ingiustizia attraverso il personalissimo codice simbolico dell’artista. Quei bambini di “ZUCCHERO”, prodotto dei trafficanti di morte che, dopo 10 anni, attraversano il nostro Mediterraneo per sbarcare in Sicilia con le loro madri bambine.

Momò Calascibetta, nel suo processo creativo, parte dall’uomo e all’uomo torna con vera pietas,  mettendone in evidenza la salute o la follia mentale. La lente del suo occhio d’artista, ingrandita ed esacerbata, coglie il male che la società opulenta dell’occidente cova: egli non sfugge a quella dolorosa analisi critica che trova e scopre nella  natura stessa dell’uomo la sua infinita sete di potere e di ricchezza, produttrice di miseria e di fame, di ingiustizia e follia.

I personaggi di potere, che analizza Momò, portano in sé i semi del bene e del male e spesso non riescono a sfuggire ai pensieri che ispirano i “diavoli occidentali”; divorano con cupidigia il futuro dei loro popoli e accettano di lasciare scorrere CATRAME nei vasi sanguigni dei loro cervelli. L’artista sa che le crisi economiche e le guerre sono premeditate, gestite e volute dai paesi opulenti e mai sazi e così, con la potenza della sua matita e del suo colore, rende visibili gli umili, i diseredati e affamati in attesa che i potenti, superbi oltre la tracotanza, vengano rovesciati dai loro troni senza aspettare l’Apocalisse.

La mostra sarà visitabile fino al 25 giugno 2017, dal martedì al sabato, dalle 19 alle 23 a ingresso gratuito.