Viaggio tra le Sicilie con sosta a Terrasini!

Dopo due post inconcludenti su due esposizioni che si prospettavano interessanti ma che la vostra Marga Rina ha trovato chiuse, sebbene dovessero essere aperte (mi riferisco alle “Incursioni” di Domenico Pellegrino a Palazzo Forcella De Seta e a “Ligabue. Tra tormenti e incanti” a Palazzo dei Normanni, entrambi a Palermo), ecco per voi un vero post su una mostra appena inaugurata a Terrasini, incantevole località marinara in provincia di Palermo (per chi non lo sapesse!). Come recita, infatti, il detto popolare? Se la montagna non va da Maometto, Maometto va alla montagna…  E che montagna! Addirittura una torre costiera su un promontorio che spiove su una specialissima falesia sicula!

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Torre Alba a Terrasini (Pa)

Sarà visitabile fino al 26 agosto 2016, nella Torre Alba, sede di rappresentanza del comune di Terrasini (Pa), sul Lungomare Peppino Impastato, “Sicilie. L’identità molteplice”, una peculiarissima collettiva sia fotografica sia pittorica intorno all’isolitudine nostrana e, per l’appunto, alle sue variegate declinazioni.

Tale esposizione è un progetto ambizioso che si propone, come ha scritto Giuseppe Viviano, autore di uno dei testi critici in Catalogo (edito da Casa Memoria Impastato Edizioni), di “abbozzare alcune delle molteplici anime della Sicilia”, attraverso il linguaggio iconico-visuale di 50 Sicilie dipinte dall’artista Pino Manzella e di 50 fotografie, realizzate da alcuni membri dell’associazione culturale Asadin.

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Questo corpus di 100 opere, come le “Cento Sicilie” di bufaliniana memoria (e Gesualdo Bufalino è tra gli ispiratori di questo progetto!), scandiscono il percorso espositivo a coppia, come un connubio indissolubile tra specchio e il suo riflesso: ogni Sicilia di Pino Manzella, realizzata sui “fogli espulsi dal tempo”, come poeticamente scrive Vinny Scorsone, ossia su carte antiche acquistate e scovate al mercato delle pulci, è affiancata a una foto che richiama o amplifica il soggetto ritratto dall’artista di Cinisi.

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Un esempio tra i tanti è “L’isola dei maiali” abbinata all’ancor più polemico “Ferragosto a Magaggeri (Cinisi)”, nelle quali i maiali che sguazzano in una Sicilia trasformata in porcile sono equiparati dalla fotografa Giovanna Biondo agli incivili bagnati delle notti brave ferragostane. Le tematiche affrontate nel trentennio in cui Pino Manzella ha realizzato le sue Sicilie sono molteplici e spaziano dal mito alla letteratura, dal cinema alle incongruenze e agli stereotipi siciliani fino alle cose (tristemente) nostre o alle “piovre nonstop”, come evocano i versi che Umberto Santino ha dedicato alle Sicilie di Pino Manzella.

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Ogni connubio tra opera dipinta e fotografia è fonte di riflessione e, talvolta, di scoramento nei confronti di una Sicilia, spesso, facciola, come si dice a Palermo, o, come ha scritto Pino Manzella in una dedica alla vostra Marga Rina, amatodiata: nelle opere in mostra c’è una Sicilia bella, terra dei limoni o delle saline, e brava, per i suoi scrittori, cantautori o registi; c’è poi una Sicilia prigione o imprigionata e legata fino a soffocare nelle sue antitesi e omertose estrinsecazioni che lasciano di stucco; c’è poi una Sicilia dei lutti per mafia e dei delitti ignominiosi, tanti da fare accapponare la pelle MA c’è pure una Sicilia viva, che risorge sempre dalle ceneri dei roghi estivi o dal coraggio di chi non smette di crederci.

La vostra Marga Rina vi ha volutamente regalato poche istantanee perché questa mostra merita di essere vista sia per la sua incantevole location sia per quello che riesce a smuovere dentro il visitatore.

Titolo: Sicilie. L’identità molteplice

Dove: Torre Alba

Lungomare Peppino Impastato, Terrasini (Pa)

Fino al 26 agosto 2016

Orari: tutti i giorni 10-13; 16-23.

Ingresso libero