L’Arte ripopola il Vicolo della Morte di Palermo

Storicamente Palermo, come la Sicilia tutta, è sempre stata crocevia di culture, luogo di incontro e di dialogo tra culture ed etnie differenti ma al contempo, spazio di confine tra un nord e un sud del mondo, tra un sopra, fatto di memorabili monumenti tanto acclamati dai turisti che, in questi giorni, la popolano e la animano, e un sotto, fatto di cripte, di qanat e di cunicoli un tempo assai vivi e frequentati.

Palermo è anche i suoi stretti vicoli, spesso bui e desolati, sempre più sporchi e in preda all’incuria. Anche tra questi vicoli e viuzze, ponti sospesi tra anime e corpi, pulsa la storia di questi incontri e, spesso, scontri interculturali…peccato che spesso versino nel più totale degrado.

È questo il caso del Vicolo della Morte che si trova di fronte la fontana del Garraffello, a Piazza Garraffello per l’appunto, nel cuore della Vucciria.  Il suo aspetto è misterioso e carico di fascino storico, esso è racchiuso tra i muri del Palazzo Ramacca, in un passaggio stretto con sopra degli archi. Il vicolo anticamente era percorso per raggiungere il cortile vecchio del palazzo nobiliare. La storia cita che in questo vicolo abitava un ex galeotto dall’aspetto robusto e cattivo, cui fu affidato il compito di boia, che eseguiva le condanne a morte tramite decapitazione o impiccagione. Secondo la leggenda, invece, si diffuse, tra gli abitanti nel tempo, la credenza che il luogo fosse frequentato dalla presenza dello spirito di una strega o  di un’anima dannata forse fra le tante che il boia uccise. Questa leggenda è stata tramandata attraverso i secoli.

Il Vicolo della Morte e il prospiciente Cortile della Morte domenica 22 aprile 2018, a partire dalle 19, saranno protagonisti di un evento-mostra d’arte spontanea, fortemente voluto dal gruppo degli Artisti del Cortile della Morte, primi tra tutti, Antonino Gaeta e Linda Sofia Randazzo.

Nel corso di questa sorta di flash mob dell’Arte a 360°, sarà allestito un muro con le opere di tutti quegli artisti che vorranno portare con sé il proprio lavoro e mostrarlo agli altri. L’intento è quello di incontrarsi e mostrarsi liberamente, senza limiti di selezione tematica o curatoriale. Ogni artista porterà con sé la sua opera, la installerà, si intratterrà con gli altri e poi se la riporterà indietro. Saranno messi a disposizione chiodi e martello, ma ognuno provvederà a scrivere la propria didascalia. L’opera rimarrà visibile solo in presenza dell’autore che, pertanto, sarà personalmente responsabile della cura, del trasporto, e del contenuto intellettuale della stessa.

Opera di Antonino Gaeta

L’organizzazione si riserva, in caso di atteggiamenti poco rispettosi nei confronti del luogo, delle persone e delle circostanze, di precludere la partecipazione a coloro che possano ledere o offendere la sensibilità altrui. Chi, inoltre, desidererà esporre la propria opera e rimanere anonimo e senza didascalia, avrà pienamente in diritto di farlo. Nella piazza sarà possibile, come di consueto ogni Giovedi e Domenica, sedersi, bere e gustare il cibo dello Street food tipico palermitano, presso il Covo Drinkeria e la panineria “Terremoto Jack”.

Artisti Panormitani, partecipate numerosi! Il vicolo sta per essere ripulito per potere ospitare le vostre opere per così colorarsi e rivivere di nuova luce e, soprattutto, di linfa artistica!

Per info più dettagliate, vi segnalo la pagina Facebook degli Artisti del Cortile della Morte.