Destinazione Panormitania…da Palermo!

“Gli antichi costruirono Valdrada sulle rive d’un lago con case tutte verande una sopra l’altra e vie alte che affacciano sull’acqua i parapetti a balaustra.

Così il viaggiatore vede arrivando due città: una diritta sopra il lago e una riflessa capovolta. Non esiste o avviene cosa nell’una Valdrada che l’altra Valdrada non ripeta, perché la città fu costruita in modo che ogni suo punto fosse riflesso dal suo specchio, e la Valdrada giù nell’acqua contiene non solo tutte le scanalature e gli sbalzi delle facciate che s’elevano sopra il lago ma anche l’interno delle stanze con i soffitti e i pavimenti, la prospettiva dei corridoi, gli specchi degli armadi.

[…]

Lo specchio ora accresce il valore alle cose, ora lo nega. Non tutto quel che sembra valere sopra lo specchio resiste se specchiato. Le due città gemelle non sono uguali, perché nulla di ciò che esiste o avviene a Valdrada è simmetrico: a ogni viso e gesto rispondono dallo specchio un viso o gesto inverso punto per punto. Le due Valdrade vivono l’una per l’altra, guardandosi negli occhi di continuo, ma non si amano.”

(da “Le città invisibili”, Italo Calvino)

In questi giorni, Palermo (o Panormitania!) è come Valdrada che adagia le sue terre e le sue rive nel grande Mare Mediterraneo, sul quale si rispecchia e diventa doppia, tripla, quadrupla e anche di più…perché? Perché vi annuncio una lieta novella (non quella famosa che state pensando!): da venerdì 8 maggio 2015, alle ore 18, per festeggiare il 17° anniversario della sua apertura, la Galleria Elle Arte di via Ricasoli 45, a Palermo, si è tinta di tinte pastello, acquarelli variopinti e oli festosi e in essa è visitabile la mostra collettiva “Destinazione Palermo. La città riflessa”.fra019

Sono in mostra circa 30 opere di 23 artisti, sia italiani sia stranieri, molti dei quali hanno già esposto a Palermo e proprio alla Galleria Elle Arte (e sono stati anche ospiti di Panormitania!) e tutti ancorati ad un doppio filo conduttore comune: da un lato Palermo e tutte le sue immagini riflesse per chi, da aborigeno, la vive nella sua quotidianità apparentemente “scontata”, o per chi l’ha visitata per poi ripartire, recando via un’immagine riflessa nel fulcro dei suoi ricordi o delle sue rimembranze oniriche perché, come ha scritto Calvino, “lo specchio ora accresce il valore delle cose, ora lo nega” o lo amplifica o stravolge nutrendolo di esperienze vissute altrove; dall’altro far proprio l’auspicio caro a chi ama Palermo come Laura Romano, la gallerista di Elle Arte, – o come noi, la vostra Marga Rina e voi panormitani – che  recuperare i valori sociali ed artistici di una storica e variegata – seppur piena di contraddizioni – realtà urbana  può essere possibile e può divenire azione concreta ed efficace.

 “Destinazione Palermo, La città riflessa” è un vero unicum perché rende possibile un connubio solo sulla carta impossibile:  sebbene sia vero che tale esposizione si avvale del contributo pittorico di  un variegato ventaglio di artisti che adottano tecniche differenti e abbracciano cifre stilistiche a volte antipodiche le quali, irrimediabilmente, estrinsecano al livello della forma diversi “punti di vista” sulla città,  tutti riescono, nella sostanza e  quasi all’unisono, a cogliere i simboli cardine della città di Palermo: la Natura, coi suoi cieli in cui volano le rondini, coi suoi mari cristallini e le sue palme giganti irrorate di sole,  che dialoga senza diatriba alcuna con i teatri, le cupole o quadrighe rutelliane – memore il testo critico di Aldo Gerbino -, simbolo della Cultura.

La vostra Marga Rina ritiene, infatti, che l’opera più evocativa di questo amoroso connubio possa essere il disegno a matita “Dialogo” di Antonio Miccichè, dove un profilo d’uomo contempla silente lo spettacolare golfo cittadino e le due Palermo “vivono l’una per l’altra, guardandosi negli occhi di continuo” e si amano, contrariamente alle due Valdrade!

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Dialogo – Antonio Miccichè

Rinviandovi al sito internet della Galleria, dove troverete l’elenco completo degli artisti e delle loro opere, vorrei citarvi qualche altro nome soltanto in cui questo sposalizio Natura – Cultura è ben consolidato e appare palese che possa essere e resterà felice e – perchè no? – prolifico: Peter Bartlett che proporrà un Palazzo Chiaramonte Steri pregno di suggestioni notturne, Anna Kennel con una “marmosa” e solida antica Palermo, il compianto Enzo Nucci – morto il 25 aprile scorso – con un riflesso di palma sulle acque in cui si bagna la città, Salvatore Caputo con la sua malinconica carta antica di Palermo, dove le ombre diventano mare dalle quali forse, da un momento all’altro, affioreranno ricordi come pesci, Sergio Ceccotti con le sue deliziose già solo alla vista cassatine e cannoli che ridenti si affacciano sui tetti panormitani e, ancora, Francesco Caltagirone e il suo Teatro Massimo visto di notte, mentre le figure umane si sfumano per enfatizzarne la bellezza o, infine, Giovanni La Cognata e il suo volto di donna accanto a uno scorcio visionario dei Quattro Canti.

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Antica carta di Palermo – Salvatore Caputo

Per non dimenticare nessuno, vi rimando al sito di Elle Arte e, per ulteriori informazioni vi consiglio di chiamare il numero 0916114182.

Titolo: Destinazione Palermo. La città riflessa

Dove: Galleria Elle Arte

via Ricasoli 45, Palermo

Fino al 19 giugno 2015

Orari: lun.-sab. 16,30-19,30, esclusi festivi; mattina solo su appuntamento.

N.B. Per farvi visionare le foto di alcune opere in mostra e mie riflessioni sul visto e ammirato, ho pubblicato altri due post: “Antropologia dell’Arte. Volume I” e “Antropologia dell’Arte. Volume II“.