Artisti di Sicilia? Sì, ma con perplesso disincanto

Ebbene sì, ieri pomeriggio la vostra Marga Rina ha visitato una mostra a pagamento, ci credete? E credo proprio ne uscirà un post artiglioso dei suoi…e gli artigli sono stati ben affilati dopo paziente manicure!
Sarà visitabile fino al 26 dicembre 2014, nelle sontuose sale espositive di Palazzo Sant’Elia, in via Maqueda a Palermo, “Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice”, mostra antologica a cura di Vittorio Sgarbi.
2014-11-15 17.55.55A leggere l’altisonante comunicato stampa (copiato e incollato dai siti web promozionali senza ritegno!), non si poteva non essere intrigati ad andare! Eccone alcuni stralci: “Trecento capolavori del Novecento siciliano esposti nelle sale di Palazzo Sant’Elia, a Palermo, […] per raccontare l’importante ricerca artistica che ha influenzato la cultura dell’intero Novecento, dagli anni ‘30 fino ai nostri giorni”, promossa da numerosi enti e persino “sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica”; il “New York Times” ne ha scritto definendola “la mostra del secolo” e via di seguito.
La mostra riunisce più di 200 opere, variamente dislocate – alcune ancora appartenenti all’artista stesso, chissà perché! -, tutte espressione del mutamento dell’arte siciliana, con dagli anni ’30 del secolo scorso fino ai nostri giorni.
Le sale del primo piano ospitano quadri e sculture delle arti del Novecento: spiccano la sala riservata ai quadri di Fausto Pirandello o quella di Renato Guttuso, entro la quale giganteggia “La Vucciria”. Emergono poi, le opere degli anni ’60 di Bruno Caruso o i due quadri realizzati a 30 anni di distanza l’una dall’altra di Pietro Guccione. Una selezione di opere, è vero, ma che, a tratti, confonde il visitatore sia perché sono assenti i testi critici esplicativi sia perché non è insolito trovare la “Ballarina” di Nino Franchina, data 1973, nella stessa sala in cui è esposto l’Autoritratto di Topazia Alliata, datato, invece, 1932.
Le ultime sale del primo piano e le restanti del terzo sono tutte dedicate all’arte contemporanea: spesso assaggini a ‘mo d’antipasto in attesa che arrivi la cena…ma in un bel ristorante fuori porta!
Le opere scelte a rappresentare l’arte contemporanea includono sia opere pittoriche sia scultoree, ma anche installazioni e video. È con gran piacere che la vostra Marga Rina ha visitato queste ultime sale perché molti delle opere in mostra erano di artisti di cui Panormitania si è occupata negli anni: Croce Taravella, Vincenzo Nucci, Giovanni La Cognata, Elisa Nicolaci o Daniele Franzella.
Di Daniele Francella era la seconda immagine del post: è l’opera dal titolo “Pensiero Stupendo”, con la quale voglio chiudere polemicamente questo post. Due visi incappucciati da due sacchetti di cartone che non avrebbero voluto assistere a tale esposizione, nella quale un visitatore inesperto gira come una pallottola impazzita, ignaro di cosa vedrà e chi..non incontrerà! Le sale erano lasciate a se stesse, sia perché (lo ribadisco!) mancavano i pannelli esplicativi, sia perché i “sorveglianti comparsa” giocavano al telefonino o si perdevano in strani rituali di corteggiamento, senza avvertire il visitatore spaesato che non era possibile scattare fotografie.
“Artisti di Sicilia” è una mostra davvero monumentale e frutto di un impresa quasi titanica dato che riunisce in uno stesso luogo opere di vari artisti e appartenenti a vari collezionisti ma avrebbe meritato più lustro e lustrini e maggiore considerazione.
Vi consiglio di riflettere bene prima di recarvi a Palazzo Sant’Elia e spendere 7 euro.

Titolo: Artisti di Sicilia. Da Pirandello a Iudice
Dove: Palazzo Sant’Elia
Via Maqueda 81, Palermo
Fino al 26 dicembre 2014
Orari: da mar. a ven. 9,30-19; sab. e dom. 9,30-22
Ingresso: 7 euro